FATHERSNAKE ON THE ROAD

Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.

lunedì 29 marzo 2010

Great Balls of None

Rock e podismo non hanno molti punti in comune, ma quando eventi delle due diverse categorie sono così ravvicinati da renderne labili i confini, la mente corre quando ancora si suona e, una volta in gara, è presente nelle orecchie l'eco delle note del concerto della notte prima. E' andata così ieri, quando sono state poche le ore che hanno separato un concerto tenuto ad Arè (vedi estratto video)dal memorial Stefano Ferraris di None. Causa una serie di fattori tra cui inizio tardivo, richieste di bis, cambio dell'ora, l'evento musicale va ben oltre la consueta durata e mi ritrovo a letto (il tanto desiderato riposo) solo alle soglie dell'alba. Ma tutto questo in fondo è molto rock'n roll. Parcheggio a None in una posizione sbilenca che è un invito al tamponamento, a bordo due massicce casse dell'impianto voce che non avevo avuto nè la voglia nè la forza di scaricare (come dire: provate a fregare queste ed allontanarvi indisturbati, se riuscite). Mi dirigo verso le iscrizioni dove chiedo di aderire alla gara agonistica, ma dopo una breve e infruttuosa ricerca in un portatile non trovano l' "Happy runner club" in elenco. Faccio presente che è di Milano e mi rispondono che allora non posso partecipare alla agonistica perchè squadra di altra regione. Va beh, sai che differenza... Per adesso agonistica o non agonistica per me uguale è.

Parto da dietro, come solito (preferisco superare, che essere superato) ma dopo lo sparo mi ritrovo imbottigliato e rallentato. Sembra di essere sulla A14 adriatica durante l'esodo estivo. Inizio il consueto slalom che mi riesce però più difficoltoso del previsto, anche perchè dopo un chilometro circa la strada si restringe e si trasforma in uno sterrato. Dopo un pò slalomizzo meglio, ma mi accorgo che la mia media non si schioda (e non si schioderà più) dai 4.33 al minuto. Dovrei rischiare e cercare di accellerare? E se cedo e rallento e quelli superati prima mi raggiungono? Ah ah..pensa che risate. Guardo avanti. Preferisco non forzare, tenere una media che so di poter sostenere fino alla fine. Tutto questo è molto zen. Ogni tanto guardo con serena invidia alla lunga teoria di persone che mi precede, sopratutto a qui puntini colorati che ne rappresentano l'inizio. Ecco, è lì dove mi piacerebbe stare e lavorerò per questo.

Alla fine verrò incolonnato -ritireranno il mio cartellino- penso- e invece manco mi degnano di uno sguardo..la colonna serve a prendere i numeri degli agonisti. Mi fanno scorrere avanti: il mio cartellino non se lo fila nessuno. Durante il ristoro (ne ho conosciuti di migliori) incontro con piacere finalmente il mitico STOPPRE di cui tanto avevo letto finora e la mitica COSTANZA.

Commento finale: gara che rappresenta in modo più o meno fedele il mio stato di forma attuale. Forse su asfalto avrei potuto realizzare qualche secondo in meno, ma sarebbe da stupidi recriminare. Una tappa nel mio viaggio verso i mitici 4 al chilometro.

Un saluto a tutti i blogpodisti. Siete una bellissima famiglia.








7 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow!! Bellissimo il live!!

Anonimo ha detto...

mi ricorda molto la versione dei Misfits!

Unknown ha detto...

Grazie! Conosci i Misfit? Allora sei una vera rockpodista!

franchino ha detto...

Ciao Father, piacere di aver scoperto il tuo blog!
A presto sulle strade di Torino e dintorni!

Unknown ha detto...

Onorato, franchino,grazie!

stoppre ha detto...

a 4' se ti alleni bene ci arriverai. difficile sarà da li in poi....

Unknown ha detto...

Visto dalla mia posizione attuale, i 4' per ora sono ardui, ma non impossibili. Fare meno di quelli è un concetto che la mia mente non è in grado di concepire :-)