FATHERSNAKE ON THE ROAD

Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.

martedì 13 aprile 2010

Running with tears in my eyes.


                           La mente può conseguire qualsiasi cosa sia in grado di concepire
                                                                                  W. Clement Stone (1902-2002)

Tosto, il mio nuovo allenamento.

Per la prima volta mi trovo ad affrontare delle uscite podistiche non soltanto in relazione a distanze da percorrere o durata dell’uscita, ma anche di ritmo. Ed oggi, mentre stavo appunto ben attento a rispettare i ritmi imposti dal mio nuovo allenamento, riflettevo su quanto possa essere importante CREDERE nell’allenamento. Ma soprattutto CREDERE di poter migliorarsi. Senza questa convinzione che senso avrebbe seguire alla lettera i dettami di una tabella, pur la migliore che possa esistere?
Deve essere un credere non solo di testa, ma di pancia. Non quindi una semplice elucubrazione mentale, ma un sentimento. Sentirsi come se si avesse GIA’ raggiunto il risultato sperato. In pratica, immaginare con tale vivida chiarezza da coinvolgere delle emozioni. Si potrebbe parlare di visualizzazione “creativa”.

Alcuni giorni fa, mentre mi trovavo a metà di un lungo, ho alzato per gioco le braccia al cielo, immaginando di varcare, solo al comando, una immaginaria linea di un traguardo e…mi sono commosso! Questo gesto, così semplice, ha scatenato in me una ridda di sentimenti: senso di liberazione, orgoglio, gratitudine. Ho versato anche qualche lacrima -per fortuna in quel momento la strada era deserta -e per almeno un centinaio di metri  ho corso, commosso e stupefatto, provando gli stessi sentimenti che, ne sono sicuro, proverei se veramente mi ritrovassi vincente. Secondo la Legge di Attrazione, che tanto va di moda in questo periodo, questi sentimenti sarebbero preziosa benzina per azionare i meccanismi dell’Universo e far sì che questo congiuri positivamente per darci ciò che vogliamo. Se avessi semplicemente immaginato di vincere, da questo immaginare non ne sarebbe scaturita tale dirompente forza, e non mi sarei sentito così coinvolto nel profondo.
Tutto ciò per suggerire che, forse, oltre all’allenamento fisico meriterebbe un po’ più di attenzione anche quello mentale.

p.s Vi invito a provare in allenamento il gesto delle braccia alzate. Magari funziona solo con me :-)
          

6 commenti:

Lucky73 ha detto...

Sono perfettamente d'accordo! Sugli specifici io mi alleno da solo e vado convinto quasi come in gara! E se arriva il tempo grido pure :-)) con braccia però avanti leggermente verso il basso e pugni chiusi :-))
eh eh non siamo troppo a posto!

stoppre ha detto...

1- che roba usi quando scrivi i post ? la voglio assolutamente anch'io......
2- se alzo le braccia mentre sono in estasi da corsa, spicco il volo libero, anzi mi hai stimolato un post su uno dei miei miti..

Unknown ha detto...

Confesso di essermi prima chiuso in bagno e di aver sniffato del borotalco.

franchino ha detto...

La forza di volontà, e quidi il crederci è fondamentale nel nostro sport. Se non sei convinto di riuscire a fare un certo allenamento o non ne hai voglia si fa poca strada.
Post molto bello, se ti emozioni correndo vuol dire che stai vivendo la corsa nel modo migliore. Borotalco a parte :-D

... E io corro! ha detto...

ehi vuoi/volete venire a cena con alcuni di noi bloggher domenica dopo la tuttadritta a Ritornato di Corio? Se si non hai che da fare un cenno così aggiungiamo posti a tavola! ;)

Unknown ha detto...

franchino@Grazie Frank. Nella corsa, oltre alle gambe,coinvolgo anche una buona parte del mio essere. Diciamo che è una attività che mi aiuta a riscoprirmi.
Guido@Non questa volta, per problemi...logistici, ma ti rigrazio/amo per l'invito!