FATHERSNAKE ON THE ROAD

Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.

mercoledì 1 giugno 2011

Da Bienca a Villasanta, in attesa delle mezze.


Se penso al mio essere runner in questi giorni, mi vedo e sento poco veloce. A volte la sfida con il crono è tanto patita, che parto battuto in partenza. Anche se, badate bene, lo guardo solo a fine allenamento. Sarà che gli allenamenti che sto seguendo, finalizzati alla mezza, sono muscolarmente pesanti e corposi, e ho poca reattività in distanze brevi. Mi sto liberando dalla necessità di competere spesso, qualora la gara non sia nelle mie corde, preferendo portare a casa gli allenamenti  programmati. Faccio delle eccezioni, ovvio. Domenica ho gareggiato a due passi da casa, nei boschi tra Bienca e Ivrea, in una gara regionale di  12 km: il Memorial Curnis. Fosse solo per il dislivello (325 mt) non meriterebbe forse la nomea di “corsa in montagna”  ;personalmente la considererei al più una collinare molto energica in gran parte su sterrato e ciottoli con degli strappetti tronca fiato. L'arma più valida di cui disponevo quest'anno non erano le gambe o appunto il fiato, entrambi non avvezzi alle salite, ma il ricordo della mia competizione di un anno fa. Certe batoste in salita non si dimenticano facilmente, sopratutto quando si rimane impiantati di fronte ad essa mentre sei superato da altri concorrenti che sembrano cerbiatti in fuga da un bosco in fiamme. Sapevo, quest'anno, dove avrei dovuto affrontare la parte più dura: esattamente al km 8, dove dopo alcuni su e giù il percorso prende una brutta piega riportando verso il traguardo i concorrenti solo a prezzo di fatiche cui solo chi mangia pane e salite è veramente preparato.
La prima parte, quasi tutta in discesa, mi vede già stanco; è una stanchezza sulla fiducia, più che basata sulle sensazioni del momento, ’che il percorso deve ancora dare il meglio di sé. Sulle rampe più dure preferisco camminare. Temporeggio, cercando di risparmiare il più possibile energia. C'è del pubblico, ogni tanto: gruppetti che hanno l'aria di essere manipoli di tifosi di questo o quello, sopratutto sulla stradina in asfalto che costeggia il lago Sirio, il lago di Ivrea. Bella la giornata, delizioso il panorama, ma certe bellezze si apprezzano solo camminando, non prendendo parte a una gara impegnativa come questa. Gli ultimi quattro chilometri non sono così massacranti come credevo; sulle salitelle tanto temute non mi pianto, salgo lento ma salgo, camminando anche qui, quando è il caso. E quando si passa dai ciottoli all'asfalto, per gli ultimi due chilometri, sono stanco sì, ma non esausto. Il gonfiabile mi vede transitare con un minuto di anticipo sul tempo dell'anno scorso, e una quarantina di posizioni prima. E’ sopratutto questo a confortarmi, più che il 93° posto su 185 (15esimo di categoria). Finché si migliora, c'è speranza.
Venerdì, la serale di Villasanta. L'obiettivo è... DIVERTIRSI!
Un saluto a tutti.
Altezza

Passo al chilometro in relazione all'altezza.

12 commenti:

franchino ha detto...

Cosa stai preparando?
Sfrutta le gare brevi e serali di questo periodo come allenamento!

Unknown ha detto...

La mezza di Biella del 26 giugno e a luglio la Stralivigno. Sulle gare serali sono un pò indeciso, perchè mi sembrano lavori troppo corti. Ogni tanto ok, ma facendone troppe finisce che non finalizzo nulla con risultati che non mi soddisfano mai pienamente.

Tosto ha detto...

il crono è una brutta bestia e a volte ti fa perdere la gioia di correre.

Anonimo ha detto...

ricordo bienca come una delle gare paesaggisticamente più belle del canavese... Una mini 5 laghi... Quest'anno ho preferito correre a san maurizio a 2 passi da casa ma mi è spiaciuto nn farla... :-)
Enfia

teo ha detto...

Hai dimostrato sta primavera che le mezze sono le tue gare no?vedrai che farai super bene!ciao belo!:-)

Unknown ha detto...

Tosto@
Te ga rasun!
Teo@
Ciao neh! :-)

Unknown ha detto...

Enfia@
Infatti, ho visto il tuo nome nella classifica dello scorso anno!

Oliver ha detto...

E' che le mezze in questa stagione sono sempre rischiose a causa del caldo, è anche la loro preparazione può diventare molto faticosa. Settimana scorsa sembrava di essere a luglio anzichè a maggio.

Unknown ha detto...

Oliver@
Proprio per questo a luglio la farò a Livigno: non dovrei temere il caldo.In compenso dovrò temere tutto il resto.

arirun ha detto...

Father la stralivigno è la gara più dura che ho fatto in vita mia te la spacciano per una mezza ma vale almeno una maratona in bocca al lupo ah:finchè ti diverti c'è speranza..;)

Unknown ha detto...

@Ari
Detta da uno che si è fatto una 100 km questa affermazione mi inquieta un pò..

lello ha detto...

ci vediamo a villasanta