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FATHERSNAKE ON THE ROAD
Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.
sabato 10 luglio 2010
La tersa edission ed corsa a pe antorn a le vigne ed Sant Estevan
Innanzitutto preciso che Sant Estevan non è in Messico, ma a Chiaverano, ameno paesino del Canavese.
Più boschi che vigne, volendo puntualizzare ancora, nel percorso.
Esco da lavoro alle 18 e dopo una breve tappa a casa riparto per la vicina mèta. Non avevo ritenuto necessario informarmi sul luogo del ritrovo (Chiaverano non è esattamente una metropoli) e mi rendo conto di aver fatto male. Nella vasta piazza che credevo essere il posto prescelto per il ritrovo non c'è traccia di atleti. Per fortuna noto una cartello "gara podistica" e seguendo la direzione indicata, dopo aver chiesto indicazioni, arrivo dopo una leggera salita in una piccola vallata parzialmente invasa da una multicolore folla podistica. Su un palco una band i cui elementi hanno un espressione tipo "che ci facciamo qui?". Le facce sono le stesse di altre gare uisp, con l'aggiunta di atleti valdostani di cui solitamente conosco solo la schiena, poco prima che sparisca all'orizzonte. Ed io che speravo in una gara più rilassata.
Si parte in discesa e non sforzo, pensando alle salite che mi aspettano. Lascio che le gambe trovino un ritmo naturale. Qualche sorpasso, senza forzare.Dal secondo chilometro è tutto un impegnativo risalire. Scorgo davanti a me la forte compaesana Iva Borgesio della Podistica Dora Baltea ma come in tutte le altre altre occasioni non riuscirò a raggiungerla (arriverà seconda delle donne).Caldo ed afa, non è una novità. In salita si sente tanto. Il tracciato riporta il serpentone di podisti nella bucolica vallata del ritrovo, tra il tifo dei presenti. Scorgo mia madre: sta muta e non so come interpretare quel silenzio.O sta andando particolarmente bene o particolarmente male.
E' solo un attimo di pianura, dopodichè altra salita, quella da me più temuta e questa volta alzo bandiera bianca e smetto di correre scegliendo una andatura da camminata veloce. Poco male, perchè non perdo terreno. Altra discesa ed al 5° chilometro altro passaggio tra i parenti ed amici. Altre urla di incitamento. Siamo al quinto chilometro e mi scopro senza più molte energie da spendere, sebbene in discesa. Manca un chilometro e due. Da alcuni chilometri viaggio quasi fianco a fianco della la F24 Genny Garda. Poi si prende un leggero vantaggio. Salita finale. Anche qui, dopo un timido iniziale corricchiare quasi in punta di piedi, mi viene più naturale camminare, anche perchè esausto. Rush finale tra due ali di piccola folla, ove spendo le ultime residue forze per superare l'atleta della podistica Point Saint Martin.
Mi sdraio per terra, fra l'erba e la minaccia dei tafani. Stanco ma non provato.
Escono le classifiche e mi scopro, finalmente, nel primo foglio: 39° su 96.
Faccio un balzo quando mi vedo 6 di categoria ma è solo un attimo fallace di effimera gloria. Gli MM45 erano solo 9.
Alla prossima!
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2 commenti:
grande !!
ma genny l'F24 era un caccia nemico ?
Del caccia non aveva l'aspetto ma sicuramente la velocità!
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