A 10 mesi dall’inizio di da questa grande avventura nel mondo del podismo mi va di fare il punto della situazione, tanto per capire dove mi trovi, e dove stia andando.
Sono nella seconda settimana di “scarico” (sic). Le virgolette sono d’obbligo, visto che la sto sovrascrivendo con gare e garette (3 solo questa settimana). Sensazioni tutto sommato positive. Ad essere realisti, sebbene speri sempre di rendere un po’ di più, attualmente viaggio con un passo medio di 4.27. Questo fa sì che la classifica generale mi veda piazzato un po’ prima della metà, mentre quella di categoria un po’ meno. Ancora non mi sono allenato per la velocità: spero che in seguito qualcosa cambi, anche perché mi andrebbe di vedere facce nuove in gara. Quelle dei podisti di coda e di centro le conosco a memoria.
Se oso troppo, vengo punito (Favria docet), mentre rispettando una leggera progressione arrivo al traguardo stanco, ma non stremato. Fisicamente ok. Il mal di schiena che mi coglie la mattina svanisce con il passare delle ore e comunque non si è mai fatto sentire in gara. Anzi: in uno o due casi sono partito con la schiena un po’ contratta per ritrovarmi meglio dopo un paio di chilometri.
Ancora devo capire se renda meglio o peggio in salita. A giudicare dagli ordini di arrivo non colgo per ora una grande differenza, sebbene mi pare di guadagnare qualcosa sia quando il terreno sale, sia quando scende.
Molto soddisfatto dal punto di vista umano perché ho conosciuto persone vere, e con questo mi riferisco sia ai blogger conosciuti sia a quelli che spero conoscerò in futuro. Mi colpisce questo partecipare ognuno della sorte dell’altro, in un unico grande abbraccio che non lascia fuori nessuno.
E stasera Chiaveremo. Cioè, Chiaverano.
7 commenti:
Sempre finire in progressione.. se si pensa di partire forte e poi dosare le forze si finisce con la lingua perterra!
Viaggiare a sensazione sempre ...nessun altro ti conosce più di te stesso...e qualche azzardo a volte ti aiuta in questo.Presto ci ritroveremo a correre fianco a fianco .. Magari un pó più avanti nel serpentone di podisti! ;)
In fondo nom c'é razza più orgogliosa dei runner's
Da quando corro ho conosciuto un sacco di bella gente anch'io! ;)
@Ginko
E'vero. Però c'è l'altra faccia della medaglia: a volte la troppa prudenza non ti fa rendere quanto potresti.
Guido@Sull'orgoglio non sono secondo a nessuno.Mi aspetto sempre dei miglioramenti e quando tardano ad arrivare me la prendo.Poi mi passa, per fortuna e penso alla prossima gara.
Master runner@
A me piacerebbe incontrare di persona tutti i blogger con i quali corrispondo. Prima o poi ce la farò!
io la vedo un po diversamente sull'orgoglio, ovvero se in gara ho buoo sensazioni cerco di dare il massimo, quindi spingo il più possibile dal'inizio alla fine, ma se come in questo periodo non ne ho, il perdere posizioni non mi disturba più di tanto, che senso avrebbe accelerare per andare a prendere 2 o 3 podisti, davanti per poi arrivare piegato sulle ginocchia ? bisogna rispettare al massimo la fluidità e l'elasticità di corsa.
chiaramente poi, se sono in forma e ne ho, parto al mio ritmo e non mollo dall'inizio alla fine, cosa che mi è successa poche volte.
Devi aspirare a battere solo l'atleta più ostico che tu abbia mai affrontato, ovvero te stesso, gli altri sono tutti amici... :-))
Sono d'accordo sul fatto che arrivare boccheggiante sul traguardo ha poco senso.Per quanto mi riguarda cerco sempre di mantenere un certo controllo sull'azione di corsa, e se perdo ques'ultimo, significa che sto pretendendo troppo da mè stesso.Ma sono ancora in fase di studio e come nemico non mi conosco ancora bene come vorrei :-)
Come dico a me stesso ultimamente, in allenamento punta più sulla qualità che sulla quantità. Alla prossima!
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