Nell'attesa che qualche luminare, visto il referto della mia risonanza alla schiena, si pronunci con un lapidario «con quella schiena lei la corsa dovrebbe scordarsela», io corro.
Ieri, appunto, uscito da lavoro, mi sono sciroppato i 106 chilometri che separano Ivrea da Caramagna Piemonte, in provincia di Cuneo, per farmi trovare sulla linea di partenza della non competitiva «Stracaramagna».
Non posso dire di non essere stato condizionato dall' esito della RM. Mi ci sono recato infatti come se fosse l'ultima gara di Fathersnake (questo senso di precarietà da più valore alle cose) paventando fitte improvvise lancinanti e bloccanti nel corso della competizione. Arrivo trovando una massa di persone ancora assiepate davanti al tavolo delle iscrizioni. Dopo 5 minuti di attesa viene annunciato che i pettorali, causa successo inaspettato della manifestazione sono finiti: chi corre non pagherà iscrizione ma non avrà diritto al pacco gara. La notizia non mi preoccupa: abbandono la mia postazione e mi scaldo un pò.
Lo sparo, amplificato dagli edifici della piccola piazza Boetti risuona con un botto esagerato e tutti sussultano. Parto cauto, come se invece della colonna vertebrale mi ritrovassi una pila di piattini di ceramica firmati Richard Ginori.
Dieci minuti prima era partita la «camminata» i cui partecipanti presto verranno raggiunti e superati, con vari slalom, dai runner.
La mia corsa è fluida e priva di impedimenti dolorosi, tant'è che raggiungo la velocità di crociera di 4.17 al minuto e la mantengo. Nel frattempo sopraggiunge il buio e la poca illuminazione, specie nelle strade più isolate, complica le cose, Consideriamo poi che alcuni dei «camminatori», una volta raggiunti, (specialmente ragazzi) si mettono a correre, che la parte finale della gara consiste di più giri ubriacanti nelle stradine del paese, con vari incroci di podisti. Non perdo l'orientamento solo grazie al fatto che seguo davanti a me dei runner la cui andatura mi dice che sono in gara. Da qualche parte giunge un profumo di carne alla griglia e gli effluvi si faranno sentire per quasi tutti i 6,7 chilometri. Deve essere una grigliata di proporzioni pantagrueliche.
Al quinto chilometro pago un pò l'andatura allegra tenuta fino a quel momento e rallento a 4.22. Mi riprendo nell'ultimo chilometro, grazie al fatto che si tratta di gara piatta e tutta asfaltata, terminando ad un passo medio di 4.18.
C'è tempo per un pò di the ed un piattino di affettati prima di imboccare la via di casa.
La schiena non mi ha tradito, in corsa non lo fa mai.
Speriamo che sia così anche domenica, a Lugano.
Buona giornata.
11 commenti:
bene, sono contento che la schiena sia stata buona!
a presto
stefano
Bella quella dei piatti della Ginori mi hai fatto ridere. Un bel racconto. Certo che l'adrenalina cancella i dolorini vari è?
In bocca al lupo a Lugano. PS forse la farà anche PAOLO CIBULO
É già buono che verso il quarto o quinto Km non abbia deviato seguendo il profumo della griglia..
Hai poi risolto la storia della media di Vigevano? Erano nove e mezzo o 10 i Km?
bene e speriamo il verdetto sia clemente :-)
.........certo che ci hai traditi, noi tutti alla Vco e tu a Lugano, vergogna!!!!!!!!!
@Stefano
grazie e mi raccomando per la VCO!
@Ginko
Grazie, e per fortuna i piatti non si sono rotti! Cibulo? Mò gli scrivo
@Hal78
In realtà, dopo aver scoperto che non esiste una Corte di Cassazione nel podismo cui potersi appellare mi sono rassegnato ed ho preso per buono il verdetto del chip,da cui risulta una media più bassa ed un chilometraggio di 9.6 anzichè i dieci.
@Patty
Ma Patty...la VCO è una mezza...io a Lugano faccio il percorso "city" da dieci chilometri.Non ho mai fatto più di 16 chilometri, in gara.Ho paura di evaporare :-)
@Patty
ed aggiungo....e che tu possa correre domenica sulle ali del vento!
E' alle buone sensazioni e notizie che bisoggna aggrapparsi. Hai corso bene e non ti ha fatto male, buono no? Ora vedi cosa ti dice il luminare e magari un buon fisioterapista che segua gli sportivi (non quelli che, per comodità, ti dicono solo di smettere, e ce ne sono eh). Così ti indirizza per bene sulla via del recupero e/o mantenimento
@Oliver
Per i miei standard, ho corso veloce, anche se tendo a non fidarmi più tanto del Garmin, specie per i circuiti cittadini (Vigevano docet). Penso proprio che ricorrerò a fisioterapia, oppure ad ozonoterapia, di cui si dice un gran bene.
anche i 100 km in macchina per la schiena non sono il massimo quindi se non senti dolori neppure 2 giorni dopo la gara mi pare buon segno ma ovviamente meglio lo specialista che le sensazioni goditi Lugano a me è piaciuto un sacco correrci
Ciao, sono uno dei componenti della podistica caramagna, gli organizzatori della corsa del 23 settembre.
Ti ringrazio per aver partecipato alla nostra manifestazione nonostante la grande distanza; ho letto con interesse la tua dettagliata descrizione della serata, complimenti.
Ti chiedo scusa a nome della podistica x non aver potuto dare a tutti i numerosi partecipanti il pacco gara e per la posizione infelice del furgone che li distribuiva, il prox anno non faremo più qst errori.
Ciao, a presto.
Mauro
PS: la foto che hai messo in home page non è di Caramagna, bensì di Sommariva bosco (il comune confinante).
Complimenti a voi perchè se così tanta gente ha partecipato, significa che avete lavorato bene negli anni passati ed è un buon auspicio per gli anni futuri.
Grazie per la segnalazione sulla foto, ho provveduto.
Posta un commento