foto (rielaborata) da sito www.podoandando.it |
Della mia prima esperienza a un cross hanno già mostrato le immagini. Ciò che voglio aggiungere non basterebbe quindi a un intero post, ma a un postino sì.
Alla partenza della gara, STOPPRE mi aveva messo in guardia dai pericoli di una partenza troppo lanciata; non ce n'era bisogno, in fondo, perché non avevo nessuna intenzione di lanciarmi. In pratica ho tenuto i remi in barca durante tutta la gara. La barca non è affondata, ma solo perché non ha mai veleggiato. Arrivato stanco ma non sfinito, è stata una di quelle gare in cui, pur non essendo andata male, ti accorgi che a gran parte di tutti gli altri è andata meglio. Da qui si spiega il 111esimo posto su167 partecipanti. Il cross m'è sembrato una specie di puzzle di tante gare corse finora: una parte ricordava un trail, altre normali gare su sterrato. Ciò che ha complicato le cose è lo stretto e tortuoso e nervoso tracciato che ha frustrato ogni tentazione di velocità. Un cross è dunque fatto per muscoli allenati, forti, o che ambiscono a una base di forza da sviluppare poi nelle future gare su strada.
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Il 6 febbraio ci sarebbe la possibilità di una rivincita su me stesso al cross di Ciriè. D’altra parte una strisciante tentazione si sta facendo strada. Il 6 febbraio è infatti anche il giorno della Mezza delle due Perle.
La mezza è la distanza cui da qualche tempo guardo con timore e con curiosità insieme; c'è la voglia di misurarmi su una distanza importante giusto per scoprire che succede. Finora, il chilometraggio maggiore coperto in gara sono stati 16 chilometri, diciotto in allenamento. In nessuno di questi due casi sono dovuto poi ricorrere a un servizio di rianimazione o terapia intensiva, quindi sono abbastanza fiducioso di riuscire a reggere, con la speranza che all'arrivo le ginocchia non si pieghino all'indietro, anziché in avanti.
La decisione è imminente. Sto solo aspettando il parere della morosa (per l'aspetto logistico) e della trainer (per l'aspetto sportivo) in questo rigoroso ordine cronologico.
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Ieri ho affrontato il terribile
14+14 x 400 (veloce a 4.10, lento a 5.00)
Ovvero, un allenamento che odio su una distanza che odio (avversione che suppongo ricambiata). L'unico allenamento per il quale sarei disposto a pagare perché lo eseguano al posto mio. Ebbene, nonostante l'aver dovuto sconfiggere pure una prodigiosa forza d'inerzia che mi faceva perdere tempo in quisquilie per ritardare l'uscita:
"ehi..chissà se nel Burundi in questo momento sta piovendo? Diamo un’occhiata su internet"
una volta in strada l'abitudine e la voglia hanno preso il sopravvento. Ne è uscito un impegno soddisfacente, che in gran parte ha soddisfatto i tempi stabiliti. E' un’altra prova che il come ci sentiamo in un determinato momento, non sempre ha una stretta relazione con il quanto valiamo in quello stesso frangente temporale.
E...non vorrei dirlo troppo forte ma sento di essere più veloce di un anno fa.
Un saluto a tutti!
9 commenti:
Ma quante gare fai Father?
Bhe io sarei peggio di te ma, puoi immaginare, la famiglia, i bimbi, la gita della domenica..
Per la mezza se non sei certo della tenuta cerca di correre senza crono, concentrandosi di passare i primi 10 12 Km senza nessun affanno. Usare le gare per coprire distanze lunghe è il metodo migliore; durante la gara non esiste la noia ed i cali di motivazione che possono accadere durante i lunghi. Io sono agli inizi e non ho passato i 20k solo 4 volte, tutte durante gare.
Fantastico Father, potremmo fare la coppa dell'anno!
Io corro le campestri con le calze lunghe bianche e tu, vedo, con i guanti bianchi :-)))
Il 6/02 c'è la 5 mulini !!!!
eh, le campestri... ci si lascia il cuore e non solo....
Un principe! Il cross coi guanti bianchi...
Sai perchè ti senti più veloce anche? Perchè hai staccato per un periodo uno o due mesi fa. Ne avevi bisogno per rigenerarti. Non cascare ancore nel giro dell "troppe gare", hai anche bisogno di allenarti e la gara NON è allenamento.
La mezza delle 2 Perle è bellissima, il percorso è stupendo ma è anche duro, soprattutto il pezzo a Portofino. Però che spettacolo...
@Hal
Riconosco che , per numero di gare partecipate, tendo ad esagerare. Del resto, sin da quando ero ragazzo, e correvo in bici, non era affatto insolito gareggiare ogni weekend.Quindi è una sorta di abitudine.
@Lucky
Rivedendomi, riconosco di avere adottato un look un pò fuori contesto.La 6 mulini? Ma come, mi proponi un altro cross? Mi doppierebbero tutti!
@Yogi
Io ci ho lasciato un bel pò di energie..
@Oliver
Sembravo il piccolo Lord..
"La gara non è allenamento" dici;
...probabilmente sta qui il mio errore ripetuto: considerare le gare come un mezzo per allenarsi evitando la noia.
Il bello-brutto del cross è che vedi ad ogni metro i distacchi che aumentano o diminuiscono ti senti un elastico insomma e sei hai un minimo di competitività sei portato ad andare su di giri..così ovviamente capita di finire cotti!!La mezza mentalmente è più"rilassamnte"ma devi avere una buona base aerobica ed io delle due vado meglio sulla seconda opzione..ma se fai un 14+14x400m ti vedo bene nella maratonina!!
Fra un paio di settimane ho in programma un 20x400 + 20x400 veloce/lento. Dove ci si trova?
:D
non è il periodo delle mezze,bensì è il periodo per costruire, anche con i cross, una buona mezza primaverile.
se la vuoi fare per farla allora niun problema, altrimenti non ancora... vedi tu
@ARI
Infatti, cercavo qualcosa di più tranquillo, insieme lla possibilità di farmi un weekend in Liguria, il che non guasta!
@Web
Ok, dividiamoci i compiti: tu fai i 400 veloci, ed io i lenti.
@Anonimo
Chiunque tu sia, grazie del video
@Stoppre
Tieni conto, Maurizio, che non ho alcuna ambizione sulla mezza. La mia è solo curiosità. E' proprio un "farla per farla".
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