A caldo, la delusione era così forte che neppure avrei voluto dedicare un post alla gara di ieri. Poi ci ho ripensato; un po’ per dovere di cronaca, ed un po’ perché è troppo facile scrivere post solo quando le cose vanno bene, anche se comunque non si ha una spiegazione del perché vanno male. Ecco, appunto: non ho alcun argomento valido per motivare un passo medio di 4.31 in una gara piatta. Eppure godo di una condizione fisica ottimale; con un ultimo allenamento, neppure pesante, eseguito due giorni prima. Da subito mi rendo conto che non sarà una gara velocissima, sia per la gran mole di partecipanti, un migliaio circa, sia per la caratteristica del tracciato, molto nervoso: curve secche a gomito, strettoie, tratti al buio ed altri in pavè, una lieve pendenza, l'attraversamento di una passerella. Niente che non mi aspettassi, comunque. Si corre alle 21:30, dopo un veloce intervento di Francesco Panetta, ex ragazzo di Calabria ora residente in loco. Temperatura ideale. Due giri da 5 km ognuno. Sono partito senza gps, non per scelta ma perché trovato inaspettatamente scarico. Il primo primo giro inizia con l'immediata preoccupazione di stare bene attento a non inciampare in piedi altrui, vista la calca, e finisce nel segno della stanchezza. Psicologica, più che fisica. A sensazione, mi pare di stare correndo bene. Col senno del poi, sapere di essere lento mi avrebbe forse dato uno stimolo per cercare di accelerare, ma a me pareva di veleggiare su ritmi accettabili. Il tracciato si fa strada, transennato, tra la gente ai tavolini fuori dai locali, tra torme di bambini vocianti, tra passanti. In nessun altra gara cui ho partecipato l'interazione tra atleti e spettatori, interessati e non, è così marcata. Dieci km tutti d'un fiato che mi sembrano in realtà cinque, forse per la quantità di stimoli visivi e acustici che distraevano. Immediatamente dopo un punto di ristoro (due in totale, animati da vivaci ragazzi in t-shirt bianca con il logo della manifestazione) un getto d'acqua vaporizzato donava per qualche istante una gradevole sensazione di frescura.
Distante ancora circa 800mt dal traguardo finale sento la roboante voce dello speaker elogiare i 4:18 al minuto di qualcuno che transitava sotto lo striscione in quel momento. A quel punto si frantuma l'illusoria sensazione di velocità vissuta fino ad allora: mi rendo conto che da un pezzo ho il fiato troppo corto, le gambe pesanti e dalle retrovie stanno rinvenendo in parecchi. L'impietoso chilometraggio recita un tempo finale di 0:45:12. ad un passo di 4'31".
Cosa ancora peggiore, non mi sono per nulla divertito.
Un saluto!
Una palpabile insoddisfazione. |
24 commenti:
Me lo avevano detto che Monza non era veloce. Come di dicevo in face ci sono altre 10km alla portata. Dato che Milanino non a puoi fare subito dopo c'è Villasanta, la corsa delle Cascine, nulla di bello come contorno ma velocissima.
Dai che le delusioni fanno parte della corsa. Presto arriveranno i risultati.
...forse è il criket ti sta assorbendo più energie di quello che credi..certo distrarre il lanciatore usando il garmin come specchietto xò..dovevi immaginare che si sarebbe scaricato :)
Father non ti preoccupare la 10K Chrono ha vittime illustri eh eh :-))
leggi qua :
http://www.rrcm.it/4DCGI/Detail_News_Display?ID=1013&session=SWPUKQKKQO
ti capisco perfettamente è una gara molto particolare...qualche mese dopo ho corso in 41'59" :-)
22 maggio 2011 12:02
Non prendertela...fa parte del gioco...
Comunque se punti a migliorarti devi gareggiare di meno....
Un caro saluto !
siamo molto più complicati di quello che sembra: umore, bioritmo, lievi fluttuazioni di forma .. tutto gioca nel risultato finale di una gara. Capita che tutto giri a sfavore ma qualche volta tutto va bene e ..lì si è ripagati!
sicuramente c'era già una notevole tensione pre-agonistica che non ti ha aiutato, è dalle tuttadritta che avevi riprogrammato questa gara per rifarti dall'insoddisfazione della gara torinese. Comunque a parte questo, se il tuo obbiettivo in gara è di scendere sotto i 4'/km, devi finalizzare(come starai facendo), tutti gli allenamneti a ciò, costruendolo prima quel tempo, non sperando di trovare la giornata giusta che ti faccia fare l'exploit facendoti scoppiare il cuore e i muscoli. Con calma, dai tempo al tuo corpo di assimilare allenamenti e garette e poi vedrai che se il tuo obbiettivo è quello, prima o poi ci riuscirai, verrà da se perchè il tuo corpo, il tuo cuore e i tuoi polmoni si saranno abituati a quei ritmi. inizia a cercare i 4.05 nelle gare brevi e magari prova dei medi, quando no gareggi, a 4.15, vedrai che nel giro di 6 mesi quel tempo sarà tu, per i resto non stressarti, altrimenti se ti poni degli obbiettivi e delle aspettative ancora relativamente utopistiche, rimarrai deluso e l'atteggiamento negativo è proprio quelo che non devi avere, la corsa è sorriso, adrenalina, benessere, non delusione o malumore!! forza father!!
Ciao Father! Mi spiace non ci siam visti ma son arrivato con moglie e bimbi al seguito un attimo prima dello start!! Io mi son divertito un botto anche se al settimo mi si è abbassata la serranda. Non ti preoccupare, il tempo non fa testo, troppe volte si doveva rilanciare. Su col morale, adesso posto il mio resoconto così vedi che la delusione non è solo per te! Ciao.
ah quoto stroppe, parole sante. Io con sta storia dei 4 a tutti costi (con l'illusione di accorciare i tempi) oltre ad allenarmi male gareggio ancora peggio. Bravo Stoppre, mi stampo il tuo intervento, grazie.
Luca@Beh...ho dato una occhiata ai turni di lavoro ed ho scoperto che potrei esserci. Ci penso su seriamente!
Lucky@Caspita! Questo mi consola.
Diego@La tua frase fa riflettere.Penso piuttosto che che io sia caduto nella trappola del "migliorarsi ad ogni gara" per cui debba aspettarmi SEMPRE dei miglioramenti, quando invece esistono periodi di regresso.Ma questo lo capisco sempre due o tre giorni dopo la competizione :-)
Enrico@Sì, a volte non ci sono precise motivazione del PERCHE' qualcosa sia andata storta. La vera saggezza sta nell'accettarlo e basta.
Mauri@E' vero.Il puntare ai 4 (o comunque ad avvicinarmici)ad ogni gara piatta ed asfaltata è un obiettivo troppo limitante e rischia di togliermi il piacere della corsa in sè.E' quasi come se avverta il dovere di essere sempre più veloce.Ma sto guarendo eh? :-) Grazie!
Hal78@ Se ci ponessimo come unico obiettivo quello di divertirci ? :-)
A volte capita, dai, magari avevi le gambe un pò scariche e poco reattive. Talvolta accade che magari partire un pò troppo piano impalli le gambe su un ritmo che non è consono alle potenzialità, e cambiarlo è quasi impossibile in corsa, anche se apparentemente non ci sentiamo eccessivamente affaticati. Ma non è un problema, magari rivedi qualcosa di questa settimana di allenamento e aggiusta in previsione della prossima gara.
Grezzo@
Ciò che dici è interessante: per quale motivo è così difficile cambiarlo in corsa, un ritmo errato?
Non so bene per quale meccanismo, ma a volte me ne rendo conto in allenamento, nei lunghi, apparentemente non faccio fatica a correre e non ho il fiato corto, eppure le gambe non si schiodano. Penso che partire troppo piano sia deleterio almeno quanto farlo troppo forte. Nonostante curo anche questo aspetto con ripetute a recupero attivo, molto importanti per i cambi di ritmo in corsa. Bisognerebbe secondo me scegliere un ritmo "giusto", spinto per tenere le gambe sul chi vive ma non troppo da esaurire le energie, quando ci riusciamo, la gara è un progressivo facile, almeno questo noto dalla mia esperienza.
Grezzo@
Concordo in tutto e per tutto. Penso che la scelta del ritmo giusto faccia la differenza tra gare apparentemente facili ed altre molto sofferte.
Ari@No, in realtà il garmin lo uso solo per le allodole :-)
Father, le gare vanno sia bene che male, ci sta, ma non è un'olimpiade che si disputa ogni 4 anni, di 10k ce ne sono a quintali. Il picco di forma dura, in genere, 15 giorni, poi si cala. E' fisiologico, vale per tutti. La difficoltà principale degli allenatori dei campioni, è proprio quella di portare l'atleta al picco della forma nella gara più importante. Non è così scontato. E ricordati la regola, o gareggi o ti alleni, se fai troppe gare inevitabilmente cali. Dai, su le maniche e corri più rilassato, quando ti toglierai l'ossessione del crono i miglioramenti nella testa arriveranno da soli.
Solo 15 giorni???
Sai cos'è che mi ha disturbato in realtà della gara di Monza? Fermo restando che non si possa migliorare di gara in gara, io lì sono regredito.
forse sei troppo severo con te stesso. il percorso duro. la temperatura non eccessivamente calda ma, secondo me, neanche ideale per correre o forse semplicemente una serata storta.
se devo essere sincero anche io ero convinto di essere andato decisamente meglio di saronno. invece 30 secondi in più. capita
A posteriori, visto il percorso, farci un buon tempo sarebbe stato difficile.Tendo sempre un pò troppo al vittimismo quando invece dovrei essere più realista.
ma come non ti sei divertito??? da quanto scritto sembrava invece di si!!
poi secondo me la temperatura non era proprio ideale, faceva caaaaaldo!!
Mauro@
Sai, ho fatto proprio fatica, e questo ha condizionato l'umore del post. A posteriori la gara mi è piaciuta; però, se ci torno, non sarà per cercarvi un pb.
Oh eccoti qua!
Beh?!?
Non mi sembra una faccia HAPPY però!
Scherzi a parte, secondo me, ormai siamo troppo abituati all'uso del GPS e senza non sappiamo più regolarci.. quindi una spiegazione abbastanza valida ce l'hai ;-)
Ad ogni modo, il giorno che io farò un tempo così.. farò i salti di gioia! Ciaoooooo
non e' una gara da pb ma bella , comunque capitano delle giornate negative ma sono uno stimolo per ripartire.....io alla prima 10 k feci 47'.........ciao
igiul@
No, infatti, è la faccia di un bambino cui hanno appena rubato un giocattolo :-)
lello@
Infatti sono già in ripartenza. In bocca al lupo per il Resegone!
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