FATHERSNAKE ON THE ROAD

Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.

lunedì 9 maggio 2011

Ritorno a Santa Cristina di Borgomanero (Marcia delle Rose)

Cosa non si fa per essere a pranzo da Oliver.
Torno per la seconda volta in quest’amena località adiacente a Borgomanero, sede di molteplici gare organizzate da diverse associazioni sportive. Si tratta di percorrere circa dodici chilometri in sterrato, ove tratturi erbosi e in pendìo entrano ed escono dai boschi, particolarmente estesi in quella zona. Dislivello non eccessivo, ma è tutto un su e giù, con pochissimi chilometri veramente in piano. Qualche erta (sopratutto la prima, in asfalto, al quarto chilometro) porta addirittura a camminare.
 La partecipazione, è come al solito, numerosa (757 concorrenti in totale, compreso il minigiro, 430 circa della gara principale)
Mi piazzo in posizione avanzata, ma non troppo, e al via lascio scorrere le gambe, senza preoccuparmi dei tempi: sul mio gps ho da qualche tempo sostituito la visualizzazione del passo con quella della distanza e del tempo di percorrenza.
Lascio che le gambe adottino la velocità che più loro aggrada, senza tanti patemi: cerco la fluidità, anziché la velocità. Ed è strano: da un po’ di competizioni a questa parte mi sono reso conto che più cerco di frenarmi, più vado forte. Ho scoperto questa tecnica suonando il basso e la sto applicando con successo anche nelle corse. Nel basso, in certi riff in cui le dita devono volare sul manico, il cercare di suonare semplicemente note nel più breve tempo possibile non porta a risultati apprezzabili. Si  può fare, ma alla fine l'esecuzione risulterà confusa ed imprecisa. Una volta che cerchi di frenarti scopri che quella velocità CE L'HAI GIA' DENTRO. Quello che importa è che le dita sappiano esattamente dove andare a posarsi. La velocità non è altro che è il risultato di tale consapevolezza. Ecco che, in competizione, la ricerca della naturalezza del gesto atletico, della fluidità, ti porta alla velocità come conseguenza.

Da metà gara in poi subentra un po’ di stanchezza psicologica: correre preoccupandosi di dove vanno a finire i piedi, per evitare radici affioranti (comunque segnate con intelligenza, in bianco, dagli organizzatori) o pietre alla fine logora. Durante un tratto in discesa il piede destro s’imbarca in una semi-storta, ma recupera in fretta senza strascichi. Il caldo si fa sentire, e ogni volta che il percorso ci porta dalla frescura dei boschi ai tratti en plein air, il caldo picchia sulla testa e annebbia le idee, già annebbiate dalla fatica. Negli ultimi chilometri, davanti a me, due donne si danno battaglia: il loro è un vicendevole sorpassarsi dove una bionda, primeggia nei tratti in salita e l'altra, bruna, più corpulenta e dalla corsa più mascolina, s'avvantaggia in quelli in pianura. M’inserisco nella lotta mio malgrado: abbiamo la stessa velocità e in quel momento vorrei essere la terza donna, ma solo per primeggiare, per una volta, nelle parti alte di una classifica.
Con un ultimo allungo termino la gara: 84esimo (responso di mamma Pina) e felicemente terzo delle donne.
Photo by Patty

photo by Patty
La giornata si finisce con un pranzo da re (e che vini!) da Oliver e signora e con l'ottima compagnìa di Patty, Furio, Teo.

13 commenti:

Pimpe ha detto...

terzo delle donne, non male... !
ciao ;-)

Luca "Ginko" ha detto...

Da quando in qua per scroccare un pranzo ci si devono sciroppare 12km di corsa?
Ah cosa non si fa per mettere le gambe sotto un tavolo :-)
PS
Dopo questo post invece delle ripetute mi iscrivo a un corso di musica!

Anonimo ha detto...

Mi scuso "pubblicamente" con i presenti al pranzo di ieri, se non sono stata molto di compagnia. Spero vorrete comprendere che, il mio apporto alla giornata non avrebbe potuto essere migliore, non potendo intervenire su un argomento (il podismo)a me quasi totalmente estraneo.
Ringrazio comunque tutti e in particolare i simpaticissimi e deliziosi padroni di casa.
Lia

Patty ha detto...

@Lia: secondo me è stata MOLTO di compagnia........
Se andavi più piano ti prendevo bene nella foto ;-)
Ringrazia ancora per i canestrelli ne ho mangiati una "vagonata", troppo buoni!!!

Grezzo ha detto...

Concordo sul non esasperare il ritmo, si corre meglio e paradossalmente anche più veloce. Concordo anche come collega bassista, anche se a me piace suonare molto metal ;)

teo ha detto...

@ Lia: e invece per noi tutta la Father Family è stata molto di compagnia!anzi esperienza da rifare, con la torta 900 però...se no nisba;-)

@Father: guarda che hai fatto un GARONE!!!dai ammettilo!?

Unknown ha detto...

@Pimpe
Però non ho voluto ritirare il premio per cavalleria.
@Luca
Ci sono altre analogìe tra musica e gare. Ad esempio: l'importanza del ritmo.
@Lia
Vedi...iniziassi a correre avresti tanti argomenti di conversazione..
@Patty
Mia zia sarà contenta di sapere che i suoi canestrelli sono piaciuti!
Canestrelli 1 torta novecento 0
@Grezzo
Un collega di strumento? Premetto che io suono meglio di come corro :-)
Teo@
Garone? Insomma :-)
Comunque: canestrelli 1 torta novecento 1

Anonimo ha detto...

Non posso iniziare a correre, sono "fortemente allergica"..è risultato anche dai test!!!
Lia

lello ha detto...

Complimenti ..... per tutto anche per il pranzo scroccato

patcini ha detto...

Ok, bella corsa ma sono sempre più convinta che un bel giorno ti sforzerai di impostare la seconda parte della gara in maniera tale da lasciarti le risorse per la fine e ..... quel giorno scoprirai di poter avere risultati addirittura migliori!! :-)
Non sto parlando di velocità nella maniera canonica ma della consapevolezza di quanto stai spendendo e la certezza che per il finale ne rimanga più che a sufficienza !!!
Bravo in tutti i casi.
Bellissimo il paragone con il suonare uno strumento !
La critica era, naturalmente, per la gara di granozzo !!!!
I complimenti per tutte e due ma soprattutto per questa !

Oliver ha detto...

@Lia l'importante è che tu sia stata bene, poi purtroppo, non conoscendoci così tanto, l'argomento comune non poteva che essere la corsa, o il blog. Un pezzo alla volta, e non ti ho mica trovata così isolata. Se ti può interessare, ho conosciuto tanta gente allergica alla corsa, diventarne poi sfegatata. Come sia successo non so.

@Father Certo che la volata con le donne... ti piace vincere facile eh? La torta novecento il giorno dopo era ancora più buona, e i canestrelli... chettelodicoaffare..

Unknown ha detto...

@Lello
Altro che "scroccato";dopo una corsa così faticosa era il giusto premio!
@Pat
Grazie
Ora, se mi capita di partire a razzo è solo per fare esperimenti :-)
@Oliver
Avrei dovuto riportarmi a casa quello che avanzava della "novecento"...mannaggia.

Anonimo ha detto...

Per Oliver: soffro di "allergia" da tempo e ti assicuro che peggiora continuamente...ancora grazie per la bella giornata a te e Patrizia.
Concludo con un complimento personale: ho sempre letto con piacere i tuoi commenti e conoscerti di persona ha confermato l'idea positiva che ci si può fare di te, leggendo ciò che trasmetti scrivendo...
Lia