Partenza |
230 compagni di allenamento |
Pazienza per le scarpe sporche, l'allenamento è in cascina. -Tutte le foto sono di Carlo Bolla- |
Allenarmi la domenica, salvo rare eccezioni è uno dei compiti più duri
della settimana podistica. Nella mia tabella ci trovo in genere sistemati i
lunghi, oppure le sedute più dure. Se ho voglia di allenarmi bene, non c'è
problema. Il problema nasce quando di voglia ce n'è poca, o comunque bastante
al più per un defaticamento di 5 km, in discesa.
Eppure, l'uscita domenicale è il sigillo di un’intera settimana. Se buona, è capace di rivalutare un’intera
settimana di allenamenti fiacchi. Saltandola, ho come l'impressione di aver
vanificato in parte tutti gli allenamenti prima, oltre che di compromettere in
certa misura anche quelli dopo.
In più, quando la recupero? La domenica è l'ultima chiamata, non esiste un
posticipo ove sistemare gli allenamenti non realizzati in quel giorno facendoli
comunque rientrare nella stessa settimana.
Così ricorro spesso all'escamotage di partecipare piuttosto qualche gara,
meglio se di lunghezza analoga a quella prevista dalla seduta.
Domenica mi sarebbe spettato un medio sui 17 km, a ritmo 4'40/45
Ok, controlliamo i tremila link di calendari podistici che mi ritrovo sul PC.
Scarto tutti i cross, e cerco per vicinanza geografica. Ecco qui:
MOTTALCIATA, seconda edizione del Giro delle quattro Chiese, non competitiva di
diverse lunghezze, tra cui la massima di 14 km. Fa per me.
Già fatta l'anno scorso, organizzata dal comitato "Salviamo San
Vincenzo" con la collaborazione, tra l'altro, dell'Associazione Sport e Natura, che propone diversi
interessanti trail nella zona, è una bella cavalcata, per buona parte su
prati e sentieri sterrati. A occhio, il gruppo dei partenti quest'anno è
minore, probabilmente per la concorrenza di altre gare. Non mancano però
l'allegria e l'entusiasmo, fomentate dallo speaker Paolo Boggio.
Ci arrivo un po’ tardi, tanto che non ho il tempo di riscaldarmi. Parto per
ultimo, non ho voglia di impegnarmi al massimo, sebbene neppure sia lì per far
presenza: domenica prossima mi spetta infatti una mezza su cui nutro speranza di
pb.
Il percorso, pianeggiante per gran parte, presenta due uniche asperità, due
rampette spacca fiato situate a un chilometro dalla partenza. Le affronto con
agilità, con calma. Velleità agonistiche ridotte al minimo, come se appunto, mi
stessi allenando. Come previsto, mota in abbondanza rende scivolosi i sentieri
e mina la sicurezza dell'appoggio, mentre il terreno pesante rende l'uscita
particolarmente allenante.
Quando le mie infangate fatiche terminano, conclusi i 13 km circa del
percorso, provo la soddisfazione di aver centrato l'obiettivo di allenamento,
pur su un terreno difficile, nonostante quattro chilometri più corto della
seduta prevista in tabella.
Non sono pignolo.
Un saluto!
4 commenti:
In incognito senza neanche un father's logo?
Giusta osservazione Frank.
Poichè prevedevo una gara anonima, ho scelto un abbigliamento adeguato.
di un po', ma mentre sceglievi l'abbigliamento da gara, andava mica black in black? ;-)
Cielo plumbeo, abbigliamento anonimamente plumbeo. Vedrai che quest'estate correrò in pareo.
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