Ciao!
Riflettevo oggi, durante un allenamento, sul valore o meno della rabbia in competizione e su quanto possa condizionare le prestazioni degli atleti.
Mi è venuta l'idea, motivata dalla curiosità, di porvi la seguente domanda:
Sapreste ricordare e citare un episodio in cui la rabbia (intesa in modo sano, premetto, come furore agonistico, non cattiveria fine a sè) vi è stata d'aiuto in gara?
E' servita cioè a moltiplicare le vostre forze aiutandovi a rendere di più? A scovare riserve di energìa insospettabili? Per spirito di rivalsa nei confronti di un rivale, ad esempio, o per dimostrare il vostro reale valore agli scettici, o per vendetta nei confronti di una situazione negativa.
Potete citare, eventualmente, anche episodi in cui la stessa vi sia stata d'intralcio.
13 commenti:
Circa a metà di ogni gara che faccio, Stoppre mi arriva sui talloni e poi mi passa..questo mi provoca una tale RABBIA che mi rovino il resto della settimana...;-)
hem....sono fuori tema????
Diciamo che in questo caso la rabbia, più che condizionare il gesto atletico, ti rode il fegato e null'altro :-)
Mi ha aiutato sì..quando ho sbattuto il muso contro il muro al 34° km in maratona!!:) (la prima e unica che ho fatto).
Ripensavo a chi(tra l'altro erano persone molto vicine..) mi aveva detto: "ma che vuoi fa'?!?La Maratona?!? TU?!? "
La RABBIA che mi avevano provocato quelle frasi mi ha fatto arrampicare quel muro e arrivare al traguardo! (seppur con un tempo pessimo, ma ci sono arrivata, alla facciazza loro!!)
:P
Esempio di rabbia trasformata in forza propulsiva!
Nell'ultima 10km a metà gara per il gran caldo avrei voluto fermarmi ma sapevo che all'arrivo c'erano tre amici blogger che mi aspettavano.. la rabbia del pensiero che avrei dovuto dire che mi ero ritirato (mai successo) mi ha spronato a terminare la gara!
Valenza positiva anche per te. Ha recuperato energie rimaste nascoste da qualche parte!
Ricordo benissimo la rabbia provata al 7° della 10K dove sono andato sotto i 4'/km ...ero in ritardo e poi ho fatto un 3.000 finale capolavoro arso dalla rabbia :-)))
Rabbioso e potente :-)
L'ho provata tante volte in gara, per motivi diversi, dal reagire a una crisi o per battere quello davanti. L'ultima è stata quando sono arrivato primo, dopo tanti anni, due domeniche fa ai Lagoni. Al 9°km dopo una salita che mi ha messo in seria difficoltà il secondo era arrivato a meno di 50m da me. Mi sono detto "e no eh cazzo, per una volta che sono davanti se vuoi passarmi e vincere te lo devi proprio guadagnare!!" e mi sono fiondato nell'ultima discesa assolutamente senza freni, guadagnando un 200m buoni.
Hai reagito con una zampata da leone. Qualcun'altro magari, nelle tua stessa situazione, avrebbe patito il fiato al collo dell'avversario finendo per deprimersi e perdere terreno.
Ciao! Bel sondaggio!
Io cado spesso preda della "parte oscura"....
Addirittura cominciai a correre nel '92 proprio per rabbia. A scuola mi "obbligarono" a fare la campestre dei giochi della gioventù, io che mai avevo fatto sport (sedentario ai massimi livelli). Arrivai ultimo, tra pernacchie e battutine....
Mugugnai che avrebbero riso meno l'anno dopo....e così fu.....
Anche oggi, nonostante sia tutt'altro che un campione (anzi.....), ogni volta non so....dal momento dello sparo fino all'arrivo...vedo "rosso"...non so come spiegare.....
Ciaoo, buone corse (e "long live rock'n roll!)
Questo si chiama "correre per vendetta"!
io, tute le volte che corro o ho corso incazzato e troppo carico, ho combinato un mezzo disastro.
per i fodisti, la vera arma è la quiete, la pace dell'anima o giù di li, ogni battito in più o un'iper produzine adrenergica, porta solo a stancarsi prima e a creare quella sensazione di stanchezza e vuoto che, ti fa desiderare solo la fine di una gara o allenamneto.
diversa è l'esaltazione duurante la corsa, che ti porta a sensazioni " divine " e di onnipotenza, ma anche li, bisogna saperle dosare e progressivizare per non bruciarsi subito.
la rabbia nulla ha a che vedere con la corsa.
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