FATHERSNAKE ON THE ROAD

Blog di corsa, ma non solo, di un runner per metà rocker e per metà podista.

domenica 4 luglio 2010

Father contro i Lanzichenecchi (Stradolcetto)



Dipinta come "corsa in collina attraverso boschi, colline e gli antichi sentieri dei Lanzichenecchi", la Stradolcetto mi aveva incuriosito. Così ho voluto uscire dagli angusti confini canavesani per cimentarmi in una gara di 10 chilometri che oggi compiva 30 anni.
Pernotto ad Ovada dal sabato prima, per arrivare bello fresco e non essere costretto a levatacce. Alle 8 sono già sul luogo della competizione e già so che farà molto caldo. Fisicamente sono a posto: la schiena, sempre un pò dolorante la mattina, sembra reggere bene. Come prevedibile, ci sono tanti atleti genovesi.
Partenza in buona posizione. Rispetto la tendenza efficace (almeno per me) delle ultime gare: non forzo l'andatura, evito scatti bruschi cercando e coltivando la regolarità della corsa. So che mi aspetterà almeno un punto critico (al sesto chilometro) un muro che la mia fantasia mi porta ad immaginare disseminato di scheletri di incauti podisti partiti troppo forte. Non immaginavo che di punti critici ce ne sarano parecchi.
 Piccolo giro in asfalto e poi il fascino di correre per campi e vigneti dorati dal sole, su e giù per colline, dentro e fuori dai boschi. Si passa a lambire una cascina, con alcuni anziani che tifano seduti su una panchina all'ombra. Due bambini scattano foto con una piccola macchina digitale.
Dopo poco più di 2 chilometri la strada si impenna decisamente e la salita, sotto il sole, mi sembra eterna. Non perdo posizioni, ne guadagno qualcuna. Vengo affiancato e superato, tra l'altro, da una combattiva ed abbronzata donna munita di lettore mp3 e spalle da lottatrice. La lascio andare, ma la riprendo al culmine della salita e mi getto in discesa. Mentre scendo scorgo alla mia destra l'erta che dovrò affrontare di lì a poco e vorrei non averlo fatto. Mai come in questa gara noto in terra più di un cartellino di iscrizione orfano di podista. Poco dopo averlo notato vola via il mio, inzuppato di sudore. Freno e torno a prenderlo; perdo qualche posizione ma la recupero. In salita vado bene, non perdo terreno, Purtroppo non riesco a mantenere in pianura il vantaggio che accumulo. Stessa cosa in discesa. Guadagno e poi perdo leggermente. Fa un caldo aberrante. Per fortuna ogni due chilometri c'è un punto di ristoro. A metà percorso anche un punto di spugnaggio. Al sesto chilometro il muro. Nessuno riesce ad affrontarlo correndo, ci provo, ma desisto perchè fatica  inutile.


Cammino. Cammino velocemente. Stiamo scalando una collina ed è veramente ardua. Alla sommità un punto di ristoro veramente gradito. E poi è tutta discesa: una divertente picchiata che finisce all'ottavo chilometro, quando noto che le gambe hanno quasi detto tutto, ma fortunatamente pare così anche per tutti gli altri. Punto davanti a me una podista (oggi tutte le donne presenti correvano veramente forte) e la supero proprio negli ultimi duecento metri (quasi si spaventa per la foga che ci ho messo, facendosi bruscamente da parte). Pardon per la poca galanteria.

Risultato: 101 esimo su 230. fatte le debite proporzioni con altre collinari sono abbastanza soddisfatto, pur avendo sperato di concludere finalmente entro i primi 100.
Comunque, non si è visto neppure un Lanzichenecco. E dire che abbiamo corso sui loro antichi sentieri.

12 commenti:

stoppre ha detto...

be, statisticamente, sei arrivato molto meno del 50%, gli sforzi iniziano a pagare.

Unknown ha detto...

Sarà che queste collinari iniziano a piacermi. Mercoledì a San Giorgio?

... E io corro! ha detto...

Quanto mi piace la gara di San Giorgio... uff stramaledetti turni!

Luca "Ginko" ha detto...

Non ho chiaro con che tempo hai finito però mi sembra una buona condotto di gara. Comunque queste collinari sono molto allenanti!

Unknown ha detto...

@Guido
Niente cambio turno? Neppure pregando in ginocchio?
@Ginko
ho chiuso in 49.32 Passo medio 5.02
Dicono che la salita sviluppi molto la forza. A me forse servirebbe un pò più di velocità..

franchino ha detto...

Queste garette sono molto allenanti, prima fai forza specifica, poi lavorerai sui ritmi!

Unknown ha detto...

Hai visto giusto :-)
Finora ho lavorato sulla resistenza e sulla forza. Il capitolo "velocità" mi sa che mi toccherà tra non molto.

Enrico ha detto...

Usti! Fai anche le trasferte?! Bella gara e ..bella l'immagine del "muro" disseminato di scheletri!

Unknown ha detto...

A me piace correre in posti esotici, tipo Ovada :-)

nino ha detto...

bravo

Oliver ha detto...

Ottima gara, complimenti! Sei nella prima metà e vista l'altimetria non è di poco conto. Ha ragione Frank, prima resistenza e forza e poi alzi i ritmi. Al solito non avere fretta, il caldo di questi mesi ammazza. Certo che la signora in volata... ti piace vincere facile eh? ;D

Unknown ha detto...

nino@Grazie!
@Oliver
Io la credevo una ragazza...da dietro non si capiva. Solo dopo averla superata mi sono reso conto che si trattava di una signora almeno della mia età. E' che quando vedo il traguardo mi viene automatica la volata.Sarà il retaggio di tanti anni in bici :-)